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L'ULTIMO ARTICOLO

RIFLESSIONI A PARTIRE DAI FATTI DI BRINDISI .


Un nuovo vile attentato terroristico a Brindisi sabato scorso: un congegno esplosivo in uno zaino, fatto esplodere dinanzi alla scuola per servizi sociali “Morvillo Falcone” a 20 anni dalla strage di Capaci, e una ragazza morta, altra in grave condizioni, altre ferite.

Una tentata strage parzialmente riuscita subito ricondotta a personaggio collegato ad ambienti militari ( marò) ed una significativa contraddittorietà della stessa indicazione del mezzo utilizzato ( tre bombolette a gas che sarebbero state fatte esplodere con un timer, ma dieci minuti prima dell'orario impostato, ed esplose senza fiammata e senza effetti omologhi !?!?!) .
Subito una ridda di interpretazioni ed ipotetiche attribuzioni e la peggiore patetica banalizzazione possibile: è un gesto isolato di un folle . 
IL gesto di un folle che ha materialmente agito isolato, su giovani, come in Norvegia ?!?! ma la valenza e matrice terroristica e la provenienza ed appartenenza ad aree massoniche di Bravick, lo stragista norvegese, sono al di sopra di ogni dubbio. 
E sempre di folli ci si avvale o killer spietati perchè queste sono le tecniche e modalità operative sviluppate . 
E l'attentato in Italia avviene , nella città del sud, crocevia militare e marittimo con la Yugoslavia, in un momento generale gravissimo, ma anche al culmine di una serie di eventi che sembrano sfuggire al mero buon senso dei commentatori, a suo tempo intenti ad occultare le notizie poi pretermesse nella “valutazione “ anzi obnubilate anche nella memoria . 
Altri attentati senza esiti su persone, ma con congegni più tecnologici, hanno interessato sei mesi prima le auto di un giudice teramano e di un ufficiale di pg dell'arma ( Spartaco ) e poi del titolare di una agenzia di informazione telematica , sempre vicino Teramo.
E un mese fa lo stesso giudice romano che era stato ascoltato pre tre ore ed un quarto a Teramo, producendo una mole di dati unica e banca dati aui progetti CIA denunciati, ha subito il taglio della ruota posteriore di un camper , realizzato in modo tale da far esplodere il pneumatico in itinere, succedendo il tutto per un caso a bassa velocità : il pm romano sospeso per aver denunciato trame che riconnettono psico setta a partecipazione militare e sfondo satanista operante in Roma, Cecchignola, cittadella militare, con amplie connessioni, diramazioni traffici e coinvolgimenti riverberantesi nella caserma di Ascoli Piceno ed eminentemente , in Campania e nel sud , colleganze ed eccellenti partecipazioni e coperture : una filiera di militari, vertici della magistratura romana , psichiatri arruolati ed avvocato. Ed un intreccio tra droghe sesso rituale e non, potenti , uso di sostanze, tecniche di condizionamento di matrice militare ed ascendenze CIA ( progetto Monarch e porgetto MK-ULTRA ) e qualcos'altro, all'ombra dei traffici di sostanze stupefacenti gestiti da appartenenti all'esercito ( la parà di Genova ) e di un ruolo del Kossovo e degli albanesi, della camorra e di altri, " niente affatto visibile" ( sic !!) 
Pochi giorni prima una grande discovery mettendo tutto il paese mondo a conoscenza di dati e progetti , e le prove audio dell'esistenza e delle pratiche del gruppo altolocato / terminale della Cecchignola. 
Ma che c'entrano TERAMO, la ruota di un camper e l'attentato terroristico a Brindisi ?!?! 
" Non c'entrano nulla " ( " " ) , perchè a Brindisi il magistrato si doveva recare (e si recherà) il 16 giugno per una delle conferenze che stà facendo in tutto il paese, perchè l'incrocio tra le indagini delle procure di varie parti di Italia e delle DdAe della DNA non indicano la scoperta di un incrocio di traffici, attività illegali e coinvolgimenti emersi incrociabili ed incrociati già a livello investigativo . 

" Non c'entrano nulla " ( " " ) 
, perchè a distanza di tre giorni dall'immissione in rete degli audio che provano anche la pedofilia nel commendevole ed autorevole gruppo e setta militare e non, base Cecchignola e ramificazioni ancora compiutamente da quantizzare , il Presidente della Repubblica in un comunicato ufficiale ha detto/dovuto/voluto dire “ Il paese vuole che si perseguano “i reati di pedofilia “ ( ndr .. senza deroghe ).

" Non c'entrano nulla " ( " " ) .... ......
perchè la componente politico social-militare di questo guazzabuglio  non avrebbe  
la necessità di mandare un segnale forte ai poteri forti che di loro si sono avvalsi, in un momento in cui si sentono e cominciano ad essere circondati e forse, buttati nella parte necessaria a mare, perchè ingombranti e posti sotto i riflettori, posizionati a rischio della vita e della storia professionale da chi non si è lasciato intimidire . E guarda caso un segnale cha ha a che fare simbolicamente con la figura di Giovanni Falcone .. 
E Giovanni Falcone essendo lui stato a contatto con il pentito dei pentiti ormai quasi italo americano, quando pensò alla Direziona Nazionale Antimafia poi rapidamente attuata , aiutato dal Governo "esecrato" dei socialisti che avevano manifestato una indipendenza dalle pressioni internazionali quasi quasi invidiata anche da Andreotti , che cosa sapeva in ordine a quello che oggi fà emergere sul piano probatorio il solito magistrato romano che data la accelerazione del processo politico alla fine degli anni ottanta / inizio ani novanta ?!?! 
E che cosa non era accaduto ancora nell'apparato comunista, per decidere di far fuori Aldo Moro negli anni settanta ?!?! e che cosa era cambiato all'epoca della strage di Capaci tanto da terrorizzare Paolo Borsellino e da fargli dire "sarà lo Stato ( deviato ) e non la mafia a farmi fuori " indipendentemente dal quadro fornitogli dal pentito Calcara ?!?! ?!?! E come mai la scalata in magistratura iniziata negli anni novanta partì immettendo con prime sedi a Roma , un rampollo della ricchissima borghesia meridionale mercantile ... e un avvocato della ricca Romagna rossa , ed oggi intrecci e eccellenti vedono una cordata intera pesantemente coinvolta ?!?! 
Non credo che occorrano particolari doti di fantasia intellettuale e mancano pochi tasselli concretamente provati per ricostruire la disastrata storia di una terra di confine colonia colta e irriducibilmente ribelle, ammirata e vilipesa ma oggi risvegliatasi irreversibilmente . 
PAOLO FERRARO

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